La Corte di cassazione è recentemente intervenuta in tema di omogenitorialità e riconoscimento dello status di figlio.
Qualora una coppia di uomini abbia fatto ricorso alla maternità surrogata – ammessa in altri ordinamenti diversi da quello italiano – soltanto il padre genetico (che ha donato il gamete) potrà essere riconosciuto tale nell’atto di nascita del proprio figlio, mentre tale qualità non può essere attribuita al cd. padre intenzionale.
Queste le conclusioni alle quali è pervenuta la Corte di cassazione, la quale ha altresì ritenuto che l’interesse superiore di tutela del minore possa essere raggiunto ugualmente attraverso lo strumento dell’adozione.
Il padre intenzionale, anche qualora abbia già riconosciuto all’estero il figlio nato da una maturità surrogata, non potrà vedere riconosciuta la paternità in Italia, ma potrà acquisire lo status di padre solo in via adottiva.
Corte di cassazione, Sezioni unite, Sentenza 8/5/2019, n. 12193